Sotto esame
"Non ti mette in soggezione?", volle sapere Gina.
Silvana fu presa alla sprovvista: "Ma chi? Paolo?"
Erano i primi giorni di addestramento di Gina e Silvana sapeva quanto fosse insicura la ragazza. Però ogni tanto si distraeva, dimenticando di considerare il mondo dal suo punto di vista.
"Massì - insistette Gina - con quello sguardo severo ..."
Silvana ci riflettè un attimo e, in effetti, Paolo Carli poteva essere intimidente. Forse per il colore degli occhi, azzurri di un azzurro freddo e trasparente. Non li aveva mai visti abbassare davanti a nessuno, in perenne atteggiamento di sfida.
Con lei non aveva mai funzionato, ma Silvana era una che, bambina, andava a cercare l'Uomo Nero nell'armadio o sotto il letto per vedere come fosse fatto.
"No, non mi mette in soggezione. Sai cosa diceva mia nonna? Tutti, prima o poi, hanno bisogno del gabinetto."
Gina rimase interdetta e l'attraversò il pensiero che Paolo Carli potesse essere l'eccezione alla regola.