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Chi l'avrebbe detto!

"Ma sei proprio tu?", le chiese sbalordita Giovanna Malfatti, incontrandola per strada. 

Erano state compagne di scuola, lei, Gina e la Patty, ma mai amiche. Giovanna doveva primeggiare, era un obbligo genetico il suo: voti alti in tutte le materie, vestiti alla moda, le giuste frequentazioni. Che, nella sua testa di adolescente, significava ragazze spocchiose e magre, come lei.

Per tutta la prima ragioneria aveva preso di mira Gina e la Patty, facendole diventare lo zimbello della classe. Fino a quando la Patty non aveva cominciato a farle arrivare a casa lettere anonime, con le parole ritagliate dai giornali: "So la verità. Sgarra e racconto ogni cosa". 

Dio solo sa cosa quale terribile segreto potesse nascondere Giovanna, la Patty voleva solo darle fastidio e aveva preso l'idea da un qualche film, ma da allora cominciò a guardarsi le spalle, molto più concentrata sul capire chi sapesse che sui suoi bersagli preferiti. 

"Chi l'avrebbe mai detto che saresti diventata così chic! Ma che bel taglio di capelli! Ma che bel completo! Hai fatto strada, eh. E che lavoro fai?"

Gina non era ancora abituata a dirlo a voce alta a estranei. Doveva ancora confessarlo ai suoi, figuriamoci ...

Ma pregustò l'espressione di Giovanna Malfatti, indossò un sorriso soddisfatto e disse: "Vendo vibratori". 

Il volto di Giovanna si accartocciò. Gina rimase un istante ancora a vederla combattere con se stessa, per trovare una cosa qualsiasi da rispondere.

Si mise a ridere e la scavalcò. 

 

 

 

 

 

 

 

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